Pensieri e riflessioni della notte prima dell’Euro Pride

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Il Pride è un pò come un esame… ed è ancora più difficile quando si tratta dell’EuroPride.

Ci sono ancora tante cose da fare. Domani sarà una giornata molto intensa, sveglia presto, la mattina a lavorare a montare la struttura e ad allestire il carro. Il pomeriggio le emozioni, i colori, i suoni, la musica del Pride.

Alcune persone della comunità BDSM (per lo meno di quella etero) ho sentito che si chiedevano il senso di una “carnevalata” come questa.

Beh.. non credo affatto che l’EuroPride sia una carnevalata. Una carnevalata è quando ti vesti indossando una maschera, ossia qualcosa che è diverso da te, che non ti appartiente. Se io mi vesto da antico romano mi sto vestendo da carnevale… ma domani invece le persone che parteciperanno al carro, non indosseranno costumi di scena. Semplicemente toglieranno i vestiti normali, borghesi e riveleranno una parte, spesso molto importante, di loro stessi che -purtroppo- altrettanto spesso sono costretti a tenere nascosta.

La bandiera del Pride

E’ la giornata dell’orgoglio.

Orgoglio di essere diversi.

Orgoglio di dire che non è necessario omologarsi per essere accettati.

Orgoglio di far capire che il problema non è nella loro diversità, ma nella incapacità di accettazione della diversità che affligge tutti quelli che li circondano.

Buon EuroPride a tutti.

PS:
Se qualcuno di voi vuole conoscere meglio le origini del Pride, potete leggere questo articolo. E’ cominciato tutto con una rivolta. Con una lotta comune che ha spinto gli emarginati a rivoltarsi alle angherie e ai soprusi.