Una nota Mistress di Roma si è lamentata pubblicamente sui social networ. Ha detto che, in quanto cittadina inglese, non può pagare le tasse, avere un conto in banca, l’assistenza sanitaria, la patente o la residenza. Il tutto perchè non ha un contratto di lavoro, etc.
Povera stella, direte voi. Ecco, vedete? Una che vuole fare le cose in regola e lo Stato italiano che rema contro. Peccato che però queste lamentele sono frutto più dell’ignoranza che della realtà e che tutte queste “limitazioni” non le hanno impedito di affittare una graziosa villetta in città, di avere un cellulare, usufruire di tanti altri servizi, etc. . Vediamo perchè queste lamentele non sono poi così fondate…
Cittadini comunitari in Italia
Qualunque cittadino comunitario può risiedere in Italia. Può quindi ottenere un permesso di soggiorno e prendere la residenza, purchè attesti (con una semplice autocertificazione) di avere le risorse necessarie al proprio sostentamento e dimostri di avere un’assicurazione sanitaria. La persona in questione lavora in Italia e non dovrebbe avere problemi a dichiarare di avere le risorse economiche sufficienti per mantenersi (D.P.R. n° 30 del 06/02/2007 in vigore dall’11/04/2007).
Ottenere un codice fiscale è, forse, ancora più semplice: basta recarsi all’Agenzia delle Entrate e richiederlo.
Riguardo l’assistenza sanitaria, questa è sempre garantita e gratuita in caso di emergenze, cosa non scontata in altre nazioni. E’ il caso per esempio di chi visita l’Italia per turismo ed è colto da malore o vittima di un incidente. Tuttavia un cittadino straniero che risiede stabilmente in Italia, ma non è cittadino italiano, deve stipulare una propria assicurazione sanitaria. Infatti noi tutti, tramite il pagamento delle nostre tasse, contribuiamo al Servizio Sanitario Nazionale. Uno straniero che vive in Italia, avrebbe quindi il diritto di usufruire gratuitamente vita natural durante, senza dover pagare nulla? Un’assicurazione altro non è che un modo per lo Stato Italiano di rientrare degli eventuali costi sostenuti per una degenza, un’operazione etc. Tutti quanti paghiamo comunque le ricette, i farmaci, le visite, etc.. Quindi, perchè stupirsi?
La questione delle tasse
Anche qui è ridicolo pensare che NON SI POSSANO PAGARE LE TASSE. I modi per mettersi in regola ci sono ed una semplice chiacchierata con anche il più scalzacane dei commercialisti lo potrebbe confermare. L’attività di prodomming è equiparabile a quella di prostituzione. Il che significa che in Italia non è vietata, ma sono vietati alcuni fenomeni tipici ad essa connessi, quali adescamento, tratta, sfruttamento, etc. Questo significa che nella propria abitazione è possibile svolgere attività di prodomming/prostituzione. Non è però possibile far lavorare altre persone (sfruttamento), non è possibile andare in giro invitando qualcuno a fare una sessione (adescamento) e così via. Prima di lamentarsi di non poter pagare le tasse, la nostra Mistress dovrebbe preoccuparsi di non rischiare di violare queste basilari leggi del Codice Penale.
Tornando al problema “prodomming/prostituzione e dichiarazione dei redditi”, il reddito derivante da attività di prostituzione (quindi anche il prodomming), al pari di qualsiasi altra tipologia reddituale, deve essere sottoposto a tassazione, in quanto espressione di una attività economica in cui, a fronte di una prestazione, si ha una controprestazione monetaria. La tassazione trova la sua fonte normativa nella categoria residuale dei redditi diversi, di cui all’articolo 67 del Tuir, che attrae tutte quelle espressioni economiche non diversamente tipicizzate dal legislatore tributario.
La categoria residuale di cui all’articolo 67 trova il proprio fondamento normativo nell’articolo 53 della Costituzione. Secondo tale articolo ciascuno è tenuto a contribuire alle spese pubbliche in base alla propria capacità contributiva. Vai a questo link per maggiori approfondimenti a riguardo.
Conclusioni
Quindi la mistress farebbe meglio a cominciare a preparare la sua dichiarazione dei redditi. Dovrebbe indicare l’ammontare dei compensi percepiti, mettendosi così al pari di chi le tasse le paga davvero. Solo dopo può permettersi di lamentarsi per quello che non le viene automaticamente riconosciuto. Di solito nel mondo civile funziona così, no? Tu prima di pretendere un ritorno, devi dare qualcosa…
Aver scelto di vivere in Italia in modo quasi clandestino non le dà certo il diritto di lamentarsi. Non è iscritta all’anagrafe, non paga le tasse e tutto questo solo perchè lei ha scelto di non farlo… non certo perchè le viene impedito. Ci sono migliaia di altri cittadini comunitari che risiedono stabilmente e senza problemi nel nostro paese. Anzi… saremmo noi a doverci lamentare di una persona che utilizza i nostri servizi senza contribuire al loro sostentamento. Un’ulteriore zavorra, un peso morto che la società deve trascinarsi… e che ha pure l’ardire di lamentarsi. Povera stella… qualcuno vuole pagare le tasse al posto suo?
Come posso essere solidale con chi non merita a pieno titolo il diritto di residenza e si lamenta anche che la banca le apre una linea di credito? Se voi foste un direttore di banca, vi fidereste di chi vuole aprire un conto per metterci i suoi soldi, senza avere un domicilio certo?
E per aggiungere la beffa al danno, lei afferma di essere diversa da tutte le altre perchè ci mette la faccia ed il nome! Provate voi a far causa ad una persona presente clandestinamente in Italia nel caso abbiate subito un danno. A chi la spedite una lettera dell’avvocato? A quale indirizzo? Insomma, come spesso succede, la verità non è proprio così linda come la si vuol far credere.
Buone tasse a tutti.
Certo ch’è facile farti passare per il buono informato e la voce della ragione quando non specifichi che la Donna di cui parli e la tua ex fidanzata per la quale sei strapieno di rancore e odio, perché l’unica donna della tua vita che non ha potuto accettare (o meglio ha osato di non accettare) il modo di merda in cui la trattavi.
Facile fare la figura del buono informato e la voce della ragione, quando dici che questa donna non sì è mai preoccupata di andare a chiedere di queste cose, quando invece l’aveva chiesto proprio a TE, o quando ometti altri dettagli importanti, tipo il fatto che il codice fiscale già ce l’ha perche sei stato proprio TU a portarla dal agenzia delle entrate per ottenerlo – appunto in un tentativo di risolvere questa questione della tasse. O parliamo invece di come hai omesso di dire che questa donna ha anche l’assicurazione sanitaria e l’ha sempre avuto – fornita dal suo paese di origine, e che di questa assicurazione ne hai usufruito anche tu quando hai portato questa donna dal tuo dottore.
Facile far passare questa donna come qualche specie di zingara sfruttatrice dello stato e il popolo italiano dicendo che questa storia ti è stato “riferito” invece di ammettere che sei andato direttamente sulla sua pagina di Facebook per sbirciare e cercare info utile per sputtanarla come hai sempre fatto da 3 anni, la pagina sulla quale hai visto con i tuoi occhi la discussione sulle tasse che aveva fatto con qualcuno. La discussione che poi non ti sei preoccupato di pubblicare o linkare qui, così la gente poteva vedere che non ha mai detto che si aspetta servizi sanitari gratuiti (che ovviamente non servono visto che ha già l’assicurazione sanitaria) ma che invece ha semplicemente detto che non vorrebbe perdere il suo tempo e quello degli altri passando 3 giorni in pronto soccorso per un malore che non è un emergenza, invece di prendere un appuntamento col medico personale. O che non ha mai detto che vorrebbe una linea di credito ma semplicemente un posto sicuro in cui depositare i suoi guadagni e magari un conto di risparmio. (risparmio dei soldi suoi ovviamente). O che non ha mai detto che si aspetta tutto gratuito e che tutto le sia dovuto, ma che invece riconosce benissimo che i contributi vanno fatti per meritare certi servizi ed è proprio per questo che le tasse le VUOLE pagare.
Ma non sono solo queste le cose false che hai scritto, guardiamo da vicino tutto il resto!
1. “queste “limitazioni” non le hanno impedito di affittare una graziosa villetta in città, di avere un cellulare, usufruire di tanti altri servizi, etc” –
Sono tutti servizi che paga LEI, non qualcun’ altro, non lo stato, non il popolo Italiano, LEI. Fra l’altro qualunque Italiano può andare nell’ Inghilterra e avere tutti questi servizi pure, anzi, in Inghilterra riceverebbero pure la casa pagata dallo stato se non riuscissero a trovare un lavoro – casa pagata dalle tasse che ha contribuito lei negli anni che era a casa! Quindi qual’è il problema qui?
2. “Un cittadino comunitario può risiedere in Italia e quindi ottenere un permesso di soggiorno e prendere la residenza ovunque sul nostro territorio, purchè attesti (con una semplice autocertificazione) di avere le risorse necessarie al proprio sostentamento e dimostri di avere un’assicurazione sanitaria. Visto che la persona in questione svolge un’attività lavorativa in Italia, mi pare che problemi a dichiarare di avere le risorse economiche sufficienti per mantenersi non dovrebbero essercene / Una banca apre ben volentieri un conto bancario a chiunque abbia un permesso di soggiorno.” –
Ma non hai detto nulla del grossissimo difetto che c’è in questo sistema, evidente da quello che scrivi – per poter dimostrare di avere le risorse sufficienti per ottenere il permesso di soggiorno, non accettano che tu arrivi lì al comune con uno zaino pieno di contanti che potrebbero essere di chiunque, bisogna presentare un estratto conto dalla tua banca, ma la banca non ti da il conto finche non hai il permesso di soggiorno… Quindi senza conto in banca non puoi avere il permesso di soggiorno, senza il permesso di soggiorno non puoi avere un conto in banca, senza un conto in banca non ti danno il permesso di soggiorno… cominci a capire qual è il difetto di questa situazione? Ma certo che lo capisci, perché già lo sapevi. Lo sapevi perché sei stato tu a portare questa donna dal comune per ottenere il permesso (e quindi iscriversi all’anagrafe) quando aveva preso una nuova casa in una zona scelta apposta per stare vicino a te!
3. “I modi per mettersi in regola ci sono ed una semplice chiacchierata con anche il più scalzacane dei commercialisti lo potrebbe confermare” –
semmai avessi chiesto ad un commercialista scalzacane (come ha già fatto lei) sapresti che questo non è vero per la prostituzione. Potevi anche chiedere ad un poliziotto, 3 carabinieri e 4 diversi avvocati (come ha fatto lei) e avresti ricevuto sempre la stessa risposta. Potevi anche fare come lei ha già fatto e chiedere al presidente del Assosex – associazione per la tutela dei diretti per la libertà sessuale –compresa e sopratutto quella delle prostitute – che stanno contribuendo proprio adesso allo sforzo per cambiare la legge sulla tassazione delle prostituzione. Ma nooo certo, non lo potevi chiedere, perché te lo sei preso anche con lui in passato e hai sputtanato anche lui pubblicamente…. Oddio… sembra che non sei molto bravo a rimanere in buoni rapporti con le persone… chissà perché…
4. “L’attività di prodomming è equiparabile a quella di prostituzione. Il che significa che in Italia è un’attività di per sè non vietata, ma sono vietati alcuni fenomeni tipici che di solito vi sono connessi, quali adescamento, tratta, sfruttamento, etc. Questo significa che nella propria abitazione è possibile svolgere attività di prodomming/prostituzione ma ad esempio non è possibile far lavorare altre persone (sfruttamento), non è possibile andare in giro invitando qualcuno a fare una sessione (adescamento) e così via. Peccato che la mistress in questione, prima di lamentarsi di non poter pagare le tasse, dovrebbe preoccuparsi di non rischiare di violare queste basilari leggi del Codice Penale, ma questo è un altro discorso… magari che richiederà un ulteriore articolo.” –
Ma guarda che disinformazione! L’adescamento non è un reato! Per questo si vedono ancora le prostitute per strada in ogni città dell’Italia! Ma ti vuoi informare per bene sulle cose prima di predicare e sputtanare? o ti piace fare la figura dell’idiota??? Quando parli dei cosi detti reati che avrebbe commessa questa donna, spero tanto che hai le prove per sostenere le tue accuse prima di renderle pubblico con un “ulteriore articolo” perché se no sarebbe diffamazione. E lo so che ti credi furbo perché non hai detto il suo nome, ma visto che specifichi che sia una Mistress di Roma di cittadinanza Inglese, e di Mistress Inglese ce ne sono solo UNA in TUTTA L’ITALIA, si capisce benissimo di chi stai parlando e chi non la conosce adesso può trovarla! chiunque e in grado di scoprire esattamente di chi parli con le informazioni che hai fornito, quindi qui sei tu che hai commesso un reato e la prova sta proprio qua in quest’ articolo, perciò rimani sempre denunciabile! Per poi non parlare del diritto che ha questa donna di querelarti.
5. Per quanto riguarda il tuo discorso sulla tassazione della prostituzione, informazioni presi dal relativo link –
Chiunque con mezzo cervello capisce da questo articolo che non parla affatto di una legge che dice le prostitute DEVONO pagare le tasse. Parla invece della decisione che ha preso un giudice su un caso particolare di 5 anni fa. Ma che un giudice decide che in questo caso è tassabile, non significa che adesso E’ LEGGE. Solo il parlamento può decidere quali sono le leggi, non un giudice, e neanche te. Vai tu dall’ IMPS o la camera di commercio o tutte le altre aziende, cerca di registrarti come prostituta e vedi che cosa ti dicono!! Non te lo fanno fare! E infatti, basta cercare in google le parole “tassazione prostituzione” per vedere centinaia di articoli (recenti, non di 5 anni fa) che parlano del fatto che questa cosa non è stata ancora risolta, e che visto che adesso c’è la crisi e il governo sta inculando il popolo italiano facendogli fare “sacrifici” – questo governo dovrebbe invece darsi una mossa a regolare il lavoro delle prostitute visto che – appunto – perdono miliardi di euro ogni anno per la mancanza di tassazione su questa attività. Se tu non riesci a vedere dal articolo che hai pubblicato tu che parla della decisione di un giudice solo e NON la legge, metterei in dubbio le tue capacità intellettuale e per ciò ogni cosa che ritieni di “sapere”.
6. “Il fatto di aver scelto di vivere in Italia in modo quasi clandestino (non è iscritta all’anagrafe, non paga le tasse e tutto questo solo perchè lei ha scelto di non farlo… non certo perchè le viene impedito, come dimostrano le centinaia di altri cittadini comunitari che risiedono stabilmente e senza problemi nel nostro paese) “–
ma certo, a loro non viene impedito perché fanno dei lavoro regolari e riconosciuti come tale! Che – come abbiamo già verificato – non è il caso della donna di cui parli tu!
7. “non le dà certo il diritto di lamentarsi per quello che non le viene dato. Anzi… saremmo noi a doverci lamentare di una persona che utilizza i nostri servizi senza contribuire al loro sostentamento. Un’ulteriore zavorra, un peso morto che la società deve trascinarsi… e che ha pure l’ardire di lamentarsi.” –
A me non mi pare che si lamenta che non le viene dato tutto, ma che invece non ha il diritto di avere il lavoro che fa riconosciuto come valido, per poter gestire la sua vita normalmente come chiunque altro, mi pare che si lamenta per il fatto di essere DISCRIMINATA perché ha scelto di fare un mestiere che non piace a tutti. In più non mi pare che utilizza i vostri servizi senza contribuire, o che sia un peso morto per lo stato, visto che la sua casa la paga lei, il suo cellulare lo paga lei, le sue bollette le paga lei (compreso quella per l’immondizia ch’è un servizio comune), da mangiare lo paga lei, e i servizi sanitari li paga lei con l’assicurazione sanitaria dal suo paese che si è meritata facendo anni di contributi lì. In che cos’è che il popolo italiano la sostiene esattamente? Parliamo invece di tutta l’IVA che paga su ogni oggetto e servizio che compra, tasse che paga in continuazione e che finiscono nella tasca degli italiani, ma senza che a lei viene dato il diritto di avere i suoi benefici! In 5 anni di vita in Italia a quanto può arrivare la cifra di IVA che ha pagato su ogni cosa che ha mai comprato o pagato? E poi hai il fegato di dire ch’è un peso morto per lo stato??? Mah…
Sarebbe molto interessante sapere se per tutte le performance di Bondage che fai in giro per L’italia, paghi tu le tasse dovute su quello che guadagni…. ma ovviamente della tua parola non ci si può proprio fidare.
Che dici di questa donna che si crede un’ essere superiore a cui tutto è dovuto, da te è veramente sciocco, visto che ti consideri talmente superiore e onnipotente che ti sei autoproclamato il giudice e giuria della scena BDSM a Roma (anche se nessuno lo voleva!) e pensi seriamente di avere la capacità di “informare” la gente quando chiaramente non sei neanche tu così informato quanto vorresti credere. Direi che sei addirittura delirante.
Se fossi in te non cercherei nemmeno di ricommentare questo post, mentre sei stato impegnato a nutrire il tuo ego condividendo la tua vasta “conoscenza”, non te ne sei accorto ch’è già da un bel pezzo che hai perso ogni credibilità nella comunità BDSM di Roma, appunto per le menzogne colossali come queste che spari in continuazione.
E adesso per concludere ti quoto – “come spesso succede, la verità non è proprio così linda come la si vuol far credere”
Caro “ignoto” (almeno abbi le palle di firmare con il tuo nome quando vuoi farti paladino di qualcosa)… come fai ad avere tante informazioni riguardo storie ed avvenimenti che non ti riguardano e a cui non eri presente, senza alcun dato tangibile e concreto a sostenere le tue affermazioni? SE VUOI COMMENTARE SU QUESTO BLOG FIRMATI CON TUO NOME E COGNOME E SII RESPONSABILE DI QUELLO CHE AFFERMI,
lo scopo del post era di partire da un caso che mi era stato fortuitamente segnalato per arrivare a conclusioni più generiche valide per tutti. E’ una cosa che ho fatto tante altre volte e che non ha lo scopo di attaccare la persone, quanto di discutere dei fatti, da chiunque siano stati compiuti.
La conclusione principale è che NON C’E’ BISOGNO DI ASPETTARE CHE LA PROSTITUZIONE DIVENTI UNA PROFESSIONE RICONOSCIUTA DALL’INPS PER POTER DICHIARARE I REDDITI E PROFITTI CHE ESSA GENERA.
Come già detto, la prostituzione -e quindi il prodomming- non sono di per sè reati, quindi puoi tranquillamente fare una dichiarazione dei redditi, perchè sono frutto di attività LECITE. Moralmente discutibili da qualcuno, ma assolutamente LECITE. Quindi puoi benissimo andare spontaneamente e fare una dichiarazione dei redditi come un qualunque lavoratore che guadagna da “redditi diversi”. Ben altra cosa sarebbe stato giustificare i redditi che ne so, del traffico di stupefacenti o di armi da guerra. In quel caso non c’è nulla da fare perchè l’attività con cui si è guadagnato è un’attività illecita.
Fatta questa premessa, vediamo di analizzare i tuoi “punti”:
1. TU MI COSTRINGI, MIO MALGRADO A PARLARE DI FATTI SPECIFICI. IL FATTO E’ CHE, PER SUA STESSA AMMISSIONE, LI PAGA CON REDDITI NON DICHIARATI. E NON SONO STATI DICHIARATI NON PERCHE’ NON POTESSE FARLO, MA PERCHE’ HA SCELTO DI NON PAGARLI. QUINDI VIENE DA CHIEDERSI COME PAGA L’AFFITTO OGNI MESE, VISTO CHE DICE DI NON AVERE UN CONTO BANCARIO CON CUI POTER FARE DEI BONIFICI? TUTTO IN CONTANTI? DUBITO CHE L’AFFITTO DI UNA CASA DI QUEL GENERE SIA SOTTO I 999 EURO. IL NON PAGARE LE TASSE SUI SUOI REDDITI E -SE PAGA IN NERO- IL FATTO CHE NON VENGANO PAGATE LE TASSE SULL’AFFITTO, ETC SONO UN DANNO PER L’ERARIO ITALIANO. E PER TUTTI I CITTADINI.
SULLE COSPICUE TASSE PAGATE NEL SUO PAESE NATIO, NON DISCUTO PERCHE’ NON SONO INFORMATO. CERTO CHE SE A MENO DI 20 ANNI, QUANDO SEI ANDATA VIA, HAI GIA’ VERSATO TASSE AL PUNTO DA POTER PAGARE INTERAMENTE NON SOLO I SERVIZI CHE RICEVI, MA ANCHE QUELLI CHE IL TUO STATO EROGA AD ALTRI… BEH… DEVI ESSERE UN PICCOLO ROCKFELLER. COMPLIMENTI!
2. DALLE INFORMAZIONI CHE HO ACQUISITO DOCUMENTANDOMI, SEMBRA SIA SUFFICIENTE UN’AUTODICHIARAZIONE IN CUI DIMOSTRI DI AVERE RISORSE SUFFICIENTI. NON E’ DETTO CHE LE RISORSE DEVONO ESSERE QUI IN ITALIA. SE TU POSSIEDI 50.000 ETTARI DI TERRENO EDIFICABILE NEGLI STATI UNITI E VIVI DI RENDITA, CHE FAI SE VUOI VENIRE A VIVERE IN UNA TENUTA IN TOSCANA?
OLTRETUTTO LEI STESSA HA DICHIARATO DI AVER LAVORATO PER LUNGO TEMPO IN ITALIA E DI AVER FATTO LA MANAGER DI UN OSTELLO. COME HA FATTO AD OTTENERE QUEL LAVORO SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO? ALTRO PICCOLO MISTERO…
IO NON HO MAI ACCOMPAGNATO LEI A ISCRIVERSI ALL’ANAGRAFE, TANT’E’ CHE -ALMENO FINO A POCHI MESI FA- NON RISULTAVA RESIDENTE NELLA CASA IN CUI ABITA.
PER QUANTO RIGUARDA I CONTI CORRENTI, A ME RISULTA CHE ESISTANO SOLUZIONI ANCHE PER CHI NON E’ RESIDENTE: I CONTI ESTERI. QUINDI PUò PERFINO SCEGLIERE SE APRIRE UN CONTO CORRENTE IN UNA BANCA DEL SUO PAESE O APRIRE UN CONTO CORRENTE “ESTERO” IN ITALIA.
CERTO, IL CONTO ESTERO PER UNO STRANIERO NON RESIDENTE HA COSTI DIVERSI E MAGGIORI, MA E’ UNA SOLUZIONE POSSIBILE. INFORMATI PRIMA DI DIRE CHE NON E’ POSSIBILE.
3. COME HO DETTO NELLA PREMESSA, LA PROSTITUZIONE NON E’ UN REATO. QUI STIAMO PARLANDO DI METTERSI IN REGOLA DAL PUNTO DI VISTA FISCALE.
CHE SI VOGLIA “ISTITUZIONALIZZARE” LA TASSAZIONE SULLA PROSTITUZIONE E’ COSA BUONA. MA QUESTO NON SIGNIFICA AFFATTO CHE UNA PERSONA, PROSTITUTA O PRODOMME CHE SIA, GIA’ OGGI, NON POSSA SPONTANEAMENTE DICHIARARE I PROPRI REDDITI DERIVANTI DA TALE ATTIVITA’ E PAGARE LE TASSE. SE UNO NON LO FA E’ PERCHE’ GLI CONVIENE NON FARLO PER INTASCARE PIù SOLDI E CONTINUARE A LAMENTARSI ASPETTANDO IL GIORNO IN CUI SARA’ OBBLIGATA PER LEGGE A FARLO.
RIGUARDO IL PRESIDENTE ASSOSEX, IO ASPETTO PAZIENTE DI RICEVERE LA SUA ASSURDA QUERELA PER ESSERE STATO CHIAMATO PER NOME NIENTE DI MENO CHE SULLA PAGINA STESSA DELLA SUA ASSOCIAZIONE, COME SE FOSSE POSSIBILE AVERE UNA CARICA DEL GENERE E NASCONDERSI DIETRO UN NICKNAME.
INVECE NON CAPISCO LA TUA STRATEGIA DI VOLER GIUSTIFICARE O DIFENDERE QUALCOSA, TIRANDO IN BALLO DISCORSI E SITUAZIONI CHE NON HANNO NULLA DI ATTINENTE. IO NON HO ALCUNA INTENZIONE DI RIMANERE IN BUONI RAPPORTI CON CHI SI COMPORTA IN MODO SCORRETTO. LO DICO PUBBLICAMENTE E
4. L’ADESCAMENTO E’ UN’ATTO ILLECITO E PERTANTO SANZIONATO DAL NOSTRO ORDINAMENTO. E’ STATO DEPENALIZZATO, OVVERO NON E’ PIU’ UN REATO PENALE E SE TI BECCANO NON TI PORTANO IN QUESTURA O TI RIMPATRIANO, COME SUCCEDEVA UN TEMPO. MA SI E’ COMUNQUE SOTTOPOSTI A SANZIONE ECONOMICA (ALIAS MULTA). LO PUOI VERIFICARE DA TE ANCHE SU SITI COME ALTALEX(https://www.altalex.com/documents/altalexpedia/2013/10/22/adescamento-ed-invito-al-libertinaggio). NON MI PARE DI AVER MAI DETTO CHE FOSSE UN REATO AL PARI DELLO SFRUTTAMENTO. IMPARA A LEGGERE QUELLO CHE UNO SCRIVE ED EVITERAI FIGURACCE COME QUESTA.IO NON HO DETTO CHE NESSUNO HA ADESCATO QUALCUNO, QUINDI DI COSA SAREI DENUNCIABILE?? IO SONO PARTITO DA ALCUNE SUE AFFERMAZIONI SUL NON PAGARE LE TASSE E HO AGGIUNTO CHE BISOGNA STARE ATTENTI A NON FARE REATI COME QUESTI, CHE SONO SANZIONATI (IN VARIO MODO) DAL NOSTRO ORDINAMENTO GIUDIZIARIO, COME AD ESEMPIO “OSPITARE” ALTRE MISTRESS A CASA PROPRIA E LAVORARE IN COPPIA DIETRO COMPENSO E CHE E’ UNO DEI MOTIVI PER CUI ALTRE PRODOMME IN ITALIA SONO STATE DENUNCIATE IN PASSATO.
5. TUTTI QUELLI CHE HANNO UN REDDITO “DEVONO” PAGARE LE TASSE. SE TU OMETTI DI DICHIARARE I TUOI REDDITI, SOLTANTO PERCHE’ LO STATO NON TI “OBBLIGA” A FARLO, NON VUOL DIRE CHE SEI A POSTO CON LA COSCIENZA O CON LA LEGGE. NON C’E’ BISOGNO DI ESSERE “REGISTRATI” DA QUALCHE PARTE PER ESSERE CITTADINI MODELLO. IL NON PAGARE LE TASSE PER I PROPRI REDDITI E’ “SEMPRE” UN REATO. LO STATO PERDE MILIONI DI EURO PROPRIO PERCHè LE PROSTITUTE NON SI SOGNANO MINIMAMENTE DI ANDARE SPONTANEAMENTE A FARE LE DICHIARAZIONI DEI REDDITI. QUESTO BUCO NELL’ORDINAMENTO PERO’ NON SIGNIFICA CHE, SE VIENE FATTO UN CONTROLLO DALLA GUARDIA DI FINANZA, NON DEBBANO GIUSTIFICARE IL LORO TENORE DI VITA O NON POSSANO ESSERE MULTATE PER EVASIONE DELLE IMPOSTE.
CHE QUESTA COSA DEBBA AVVENIRE “OBBLIGATORIAMENTE” E’, COME HO GIA’ DETTO, AUSPICABILE, PROPRIO PER FAR EMERGERE TUTTO IL NERO CHE QUESTE ATTIVITA’ SI PORTANO DIETRO. MA IL NERO E’ QUALCOSA CHE UNO SCEGLIE DI FARE E CHE PUO’ TRANQUILLAMENTE EVITARE FACENDO SPONTANEAMENTE UNA DICHIARAZIONE DEI REDDITI COME HO INDICATO NEL POST.
QUINDI, ANCORA UNA VOLTA, LEGGI E CERCA DI COMPRENDERE QUELLO CHE QUALCUNO SCRIVE, EVITERESTI TANTE FIGURACCE.
6. E CHI LE IMPEDISCE DI FARE UN LAVORO “REGOLARE”? E’ UNA SUA SCELTA QUELLA DI NON FARLO, ANZI… LO FA COMUNQUE, VISTO CHE LA PROSTITUZIONE NON E’ UN’ATTIVITA’ ILLECITA IN ITALIA. E’ SOLO UN’ATTIVITA’ NON RICONOSCIUTA DAL SISTEMA PENSIONISTICO/CONTRIBUTIVO.
COME DICI TU STESSO, NESSUNO LE IMPEDISCE DI PAGARE LE TASSE O DI OTTENERE UN PERMESSO DI SOGGIORNO, SE NE HA I REQUISITI, E’ LEI HA SCELTO DI NON PAGARE LE TASSE E DI NON FARE UN’AUTOCERTIFICAZIONE PER DIMOSTRARE DI AVERE POSSIBILITà DI SOSTENTAMENTO (COSA MOLTO PIù FACILE SE ALLEGHI ANCHE UNA DICHIARAZIONE DEI REDDITI) O, IN ALTERNATIVA, DI NON TROVARSI UN IMPIEGO CHE LE PERMETTESSE DI FARE UN LAVORO CHE LE PERMETTESSE UN INQUADRAMENTO CONTRIBUTIVO E SOCIALE PIù AGEVOLE. POTEVA FARLO, MA HA SCELTO LEI DI FARE ALTRIMENTI.TU STESSO POI CONTRADDICI QUANTO DETTO SOPRA, RIGUARDO IL NON ESSERE ISCRITTA ALL’ANAGRAFE (MA COME? NON CE L’AVEVO PORTATA IO DI PESO??)
7. SIAMO D’ACCORDO. LA PROSTITUZIONE E IL PRODOMMING ANDREBBERO REGOLAMENTATI. PERò FINORA NON E’ COSì. CHI SCEGLI DI FARE QUESTI MESTIERI LO SA E NE ACCETTA LE CONSEGUENZE. POTEVA SCEGLIERE DI FARE QUESTO MESTIERE IN ALTRE NAZIONI PIU’ TOLLERANTI, DI FARE ALTRI MESTIERI, ETC.
TI HO GIA’ SPIEGATO CHE IL NON PAGARE LE TASSE E’ GIA’ UN MODO PER USARE TUTTI I SERVIZI (DALLA COSTRUZIONE E RIPARAZIONE DELLE STRADE SU CUI CAMMINA AI TRASPORTI PUBBLICI, ETC) SENZA AVER SPESSO CORRISPOSTO LA DOVUTA QUOTA PER ESSI ATTRAVERSO IL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE. SE PAGA LA TASSA SUI RIFIUTI, NON VUOL DIRE CHE HA CONTRIBUITO A TUTTO IL RESTO…
CHIUNQUE NON PAGHI LE TASSE E’ UN PESO MORTO PER LO STATO.
AVERE UN’ASSICURAZIONE SANITARIA, PER UN CITTADINO STRANIERO CHE VUOLE OTTENERE UN PERMESSO DI SOGGIORNO, E’ UN OBBLIGO, PROPRIO PERCHE’ NON PUò E NON DEVE GRAVARE CON I SUOI COSTI SULLA SANITA’ ITALIANA, SENZA AVER CONTRIBUITO ALLA CREAZIONE DELLA STESSA CON IL PAGAMENTO DELLE TASSE. NEL MOMENTO IN CUI LA SUA POSIZIONE SOCIALE DOVESSE VENIRE REGOLARIZZATA, EGLI COMINCIERA’ A PAGARE I DOVUTI TRIBUTI ANCHE PER QUEI SERVIZI. LO STATO GARANTISCE TUTTAVIA I SERVIZI DI EMERGENZA E PRONTO SOCCORSO A CHIUNQUE.
SE IO VOLESSI SEMPLICEMENTE “ANDARE A VIVERE” IN UN’ALTRA NAZIONE, DOVREI FARE LA STESSA COSA, NON AVREI UN MEDICO SE NON QUELLO DELL’ASSICURAZIONE E COSì VIA… NULLA DI STRANO.
L’IVA LA PAGANO TUTTI… CHE DISCORSO E’? MICA LA PAGA SOLO LEI… E SE FACESSE UNA DICHIARAZIONE DEI REDDITI, CREDO POTREBBE PURE SCARICARE PARTE DELLE COSE CHE COMPRA. MA QUESTO VA VERIFICATO CON UN COMMERCIALISTA, QUINDI LASCIO LA QUESTIONE IN SOSPESO.
IO NON MI SONO MAI ASSURTO A NESSUN RUOLO. HO PARLATO DI ARGOMENTI DI INTERESSE GENERALE E, A VOLTE, HO PARLATO DI FATTI, INCIDENTI, COMPORTAMENTI NON CHIARI DI CUI ERO DIRETTAMENTE A CONOSCENZA E QUESTO HA “SCOPERTO IL CULO” DI MOLTE PERSONE CHE SONO EVIDENTEMENTE ABIUTATE ALL’OMERTA’ ALTRUI, PERSONE CHE -PERO’- NON HANNO CONTESTATO NELLA SOSTANZA, L’ESPOSIZIONE DEI FATTI: QUESTO VUOL DIRE CHE, FINO A PROVA CONTRARIA, I FATTI SI SONO SVOLTI COME HO DESCRITTO. TU STESSO MI HAI DATO PIù VOLTE RAGIONE, CONFERMANDO CHE LEI NON PAGA LE TASSE, QUINDI QUESTO E’ UN DATO DI PARTENZA CHE POSSIAMO RITENERE INCONFUTABILE, VISTO CHE SIAMO ENTRAMBI D’ACCORDO.POI SULLE RAGIONI, GIUSTIFICAZIONI, MOTIVI, SCUSANTI ETC.. SI PUO’ DISCUTERE E SOSTENERE TESI DIVERSE. COME VEDI TU STESSO, CONSENTO SEMPRE LA REPLICA, PREFERENDO PERO’ PARLARE DI FATTI CONCRETI E DI DATI TANGIBILI.
COSA CHE TU NON FAI PERCHE’ NON HAI ALCUN COINVOLGIMENTO DIRETTO NEI FATTI DESCRITTI, DIMOSTRI CON I TUOI ERRORI GROSSOLANI DI NON ESSERE INFORMATO SUI FATTI GENERALI E TI SEI PRESENTATO COME CAMPIONE IN DIFESA DI QUALCUNO CHE NON HA CERTO BISOGNO DI ESSERE DIFESO DA TE.
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