Le suture sono una pratica decisamente estrema e, come tale, va affrontata valutando attentamente le proprie capacità e condizioni, nonchè quelle del partner e avendo a disposizione le attrezzature corrette e le conoscenze necessarie. Senza tutte queste cose, anche qualcosa di semplice potrebbe diventare pericoloso, figuriamoci qualcosa di complesso.
Giovedì 28 agosto 2015, a partire dalle ore 20.00 nell’ambito del progetto AKA Alcova Kink Academy, si terrà a Roma, presso Alcova in piazza Sforza Cesarini 27 un workshop che darà la possibilità di provare le tecniche base delle suture sotto la guida della Dr.ssa Peso. Il workshop prevederà la possibilità di fare pratica con strumenti reali, ma ovviamente senza fare alcuna prova su soggetti viventi. Lo scopo del workshop è approfondire la conoscenza dell’anatomia del tessuto epidermico, le modalità di utilizzo degli strumenti e degli aghi, la pulizia e le norme d’igiene, nonchè le aree del corpo che si possono eventualmente prendere in considerazione per pratiche di questo tipo. Maggiori informazioni sul workshop possono essere trovate qui https://www.facebook.com/events/800154326704011.
Sono sicuro che molti si stanno chiedendo: perchè uno vorrebbe farsi suturare? Le ragioni possono essere tante, dal voler affrontare e superare un limite (quante persone conoscete che hanno paura degli aghi e di tutte le cose appuntite in genere?), dimostrare la propria fiducia nel Top/Dom o perfino perchè (nel caso di un soggetto di sesso femminile) si vuole usare le suture come una sorta di cintura di castità (ho personalmente conosciuto una coppia, lui medico e lei infermiera, che usavano questa pratica ogni volta che lei partiva per le sue vacanze con le amiche).

Le informazioni qui di seguito sono state scritte per il blog da un’amica, laureata in medicina, che ha quindi notevole esperienza in tal senso. In ogni caso, tutte queste informazioni vanno prese come riferimenti e chiunque voglia provare a fare le suture, dovrebbe comunque avvalersi dei consigli e del supporto dal vivo di una persona esperta.
Un buon punto di partenza è quello di acquistare le attrezzature ed imparare come funzionano, magari facendo pratica su oggetti non viventi, come le banane (si effettua un taglio sulla buccia e ci si allena a ricucirlo) o, come fanno molti studenti di medicina, comprando della pelle di maiale e usando quella per allenarsi, vista la sua estrema somiglianza con la pelle umana. Imparare alcune nozioni di base di anatomia della pelle, delle aree di grasso ad essa circostanti e della vascolarizzazione è sempre una buona cosa.
Per quanto riguarda le suture, quello di cui si ha bisogno di diverse cose:

- disinfettante cutaneo
- guanti monouso in lattice (usate quelli della misura giusta). Non è necessario usare guanti sterili
- pinze porta aghi
- forcipi per tessuti del tipo Adson
- per quanto riguarda gli aghi da sutura, ce ne sono di diverse misure con fili di diversi materiali. Il consiglio è di prenderne alcuni più piccoli (misura 4-0 e 5-0) e alcuni più grandi (misura 2-0 e 3-0) con il filo in polipropilene (monofilamento, materiale non assorbibile), nylon o seta.
- in alternativa agli aghi e fili da sutura, è possibile utilizzare le graffette per suture
Sul web è possibile trovare numerosi video di tecniche di sutura, dalle suture singole a quelle continue e su come fare i nodi. E’ relativamente facile imparare, le cosa più complesse da imparare sono la posizione e l’uso delle pinze porta aghi e l’essere stabili e precisi.
Dove effettuare le suture
Quando si passa a suturare una pelle vera, è meglio evitare le zone del viso (escluse le labbra) e cominciare con qualcosa di piccolo. Gli aghi da sutura sono molto affilati, sono progettati per dividere la pelle, piuttosto che lacerarla e lasciano segni minimi, così non c’è rischio di lasciare dei fori antiestetici sull’altra persona (a meno che non si tratti delle labbra, nel qual caso ci può essere la formazione di qualche ematoma che sparirà comunque velocemente). Le zone più comuni per l’uso delle suture in ambito BDSM sono i genitali (maschili e femminili), le labbra, ma è anche possibile suturare le braccia o gambe tra di loro o al busto o ad altre parti del corpo.
Dal punto di vista del bottom, c’è da dire che le suture non sono particolarmente dolorose, in quanto l’ago penetra nella pelle facilmente e senza difficoltà. Ad essere sinceri, si potrebbe dire che sono meno dolorose di un ago di piccolo diametro.
Le graffette sono un poco diverse da utilizzare. Quelle usate anche in veterinaria sono più larghe e sono più belle a vedersi di quelle sate per la chiusura della pelle umana, ma potete usare quelle che preferite perchè il principio è lo stesso. Bisogna ottenere le graffette monouso e la pinza speciale per rimuoverle. Non provate nemmeno a rimuovere le graffette con niente altro che non siano le pinze fatte apposta, in quanto potreste lasciare delle cicatrici.
Le graffette sono facili da utilizzare ed è possibile usarle praticamente ovunque (ancora una volta, è comunque preferibile evitare le zone del volto ad esclusione delle labbra) e non sono particolarmente dolorose.
Sia le graffette monouso che la pinza per rimuoverle devono essere usate solo sulla stessa persona, per cui se iniziate ad usarle con la persona A, se ve ne rimangono alcune, potete usarle in un secondo momento, ma sempre e soltanto con la persona A, in quanto sono molto complicate da disinfettare. Ogni pistola per l’applicazione ha circa 35 graffette al suo interno.
La pinza per rimuoverle non dovrebbe essere usata su una persona diversa in quanto è realizzata in alluminio e non può essere disinfettata in modo efficace (esistono anche quelle in acciaio che sono sterilizzabili, ma hanno costi più elevati).
Buon divertimento!