Squirting: l’orgasmo che lascia il segno

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1939611_512511595524932_1841376012_nMolti ne hanno sentito parlare, ma per alcuni si tratta -ancora- di un mito. Lo squirting è l’emissione, attraverso l’uretra della donna, di un liquido solitamente incolore e inodore e dal sapore dolciastro (se volete sapere come lo so… beh… è esattamente perchè mi è capitato di assaggiarlo!). Queste sono riflessioni (semi)serie su chi lo fa e perchè.

Non voglio scrivere un trattato sul “come far squirtare una donna”. Ci sono diversi video su internet che parlano di questo (anche se nessuno di loro si azzarda a dimostrare come le loro tecniche siano efficaci su una persona che non ha mai provato lo squirting prima). Nè voglio dilungarmi nello stilare una classifica degli orgasmi più intensi e cercare di dare una collocazione scientifica all’eiaculazione femminile (il nome tecnico dello squirting). Sappiate che esiste, che è potente ed è molto, molto piacevole per entrambi.

Voglio parlarne dal lato maschile. Che gusto c’è a far provare lo squirting ad una donna? Perchè alcuni uomini sono così ossessionati dal riuscire a far squirtare la propria compagna, quanto lo sono le donne di riuscire a farlo loro stesse? Beh, i motivi sono tanti.

Uno dei principali è che, per via della tecnica necessaria, è alquanto difficile riuscire a squirtare da sole. Per carità, non è impossibile, ma decisamente meglio rilassarsi e godersi l’espsperienza, avendo un partner capace.

L’uomo della donna squirter, sente così appagata la sua virilità, in quanto riesce a far godere la propria donna in modi che lei non è in grado di fare (e questa, signori miei, che lo vogliate ammettere o no, è una rarità!). Ecco che torna ad essere lui il mezzo migliore per raggiungere un piacere così intenso. Lui smette di essere considerato l’anello di congiunzione tra l’uomo e la poltrona e diventa il mezzo per un piacere che la donna da sola non riesce a raggiungere.

Una volta consapevole di questo potere, l’uomo della donna squirter, diventa ossessionato dallo squirting. Fosse per lui, impermializzerebbe l’intera camera da letto e non farebbe altro dalla mattina alla sera. Oltretutto, le dita sono sicuramente meno a rischio defaillance di quanto possa essere il suo pene e gli orgasmi multipli diventano l’ordine del giorno. Finalmente, l’uomo può sentirsi dire “Basta, non ce la faccio più!”.

Lo squirting è qualcosa che inorgoglisce. Finalmente, dopo anni spesi alla ricerca del punto G, che nemmeno Livingstone, e dopo aver faticato a gestire a malapena le crisi premestruali, l’uomo della donna squirter ha finalmente qualcosa di cui vantarsi.
Sapere che la sua compagna, quando è al corso di pilates con le amiche vada a raccontare loro i dettagli, facendole morire di invidia, mentre lui potrà fare la stessa cosa nello spogliatoio dopo la partita di calcetto, destando l’ammirazione dei compagni (ma anche degli avversari), lo riporta ad uno stadio adolescenziale, quando il mondo dei giovani si divideva in due: chi lo aveva fatto e chi ancora no. E lui è di nuovo tra quelli che si, lo ha fatto.