L’attrice porno Christy Mack vittima di violenza

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christy-mackQuesto è il genere di notizie che non vorremmo mai dare, perchè nessuno dovrebbe mai essere vittima di violenza psicologica o fisica, indipendentemente dal suo sesso, lavoro o posizione sociale.

Quello che è successo alcuni giorni fa a Christy Mack, nota attrice del porn business americano, ha davvero dell’incredibile, stando alla ricostruzione fatta e dal numero ed entità delle lesioni riportate, durante l’assalto subito da parte del suo (ex?)compagno, il lottatore di MMA, nonchè porno attore, Jon “War Machine” Koppenhaver.

Già l’idea di un lottatore di MMA che decide di prendere di mira una ragazza che peserà 50kg con addosso i vestiti bagnati, fa rabbrividire. Per di più non si è trattato solo di un unico colpo, ma di una serie ripetuta di pugni, calci, coltellate, infarciti da minacce e da tentativi di stupro. Non c’è che dire, qualcosa che non può avere nessun tipo di giustificazione.

Sebbene non siano chiare le cause scatenanti di una furia del genere, è impossibile non pensare che un lottatore professionista si sia dovuto “difendere” a sua volta in un modo tanto violento. Eppure è quello che War Machine ha dichiarato sul suo Twitter, nei giorni intercorsi tra il fatto e la sua cattura da parte della polizia nella Simi Valley, in California. warmachine_twit

La ricostruzione dei fatti, data da Christy Mack fa intendere una storia diversa, come si può leggere dalla copia della denuncia alla polizia di Las Vegas, Nevada. Lei era a casa sua, a letto in pigiama a dormire con accanto quello che lei definisce un amico, con cui ha una “relazione non sessuale”, tale Corey Thomas, che però ha affermato di avere una relazione con Christy da un paio di mesi. Koppenhaver (con cui Christy ha una relazione da circa 15 mesi) è arrivato (aveva le chiavi di casa di Christy) e, quando l’ha trovata in compagnia di un altro, ha cominciato a picchiare lui, tentando di strangolarlo con una mossa di lotta, fino poi a farlo andar via minacciandolo che lo avrebbe fatto cercare ed uccidere se avesse raccontato qualcosa alla polizia e Koppenhaver fosse finito in galera.
Dopodiche ha rivolto le sue “attenzioni” verso Christy, picchiandola in modo brutale ogni volta che trovava qualcosa che non gli piacesse guardando tra i messaggi e i tweet sul telefonino di lei earrivando a minacciarla di morte con un coltello. Ad un certo punto, mentre era in cucina a rovistare nei cassetti (forse cercando un secondo coltello dopo che il manico del primo si era rotto), la ragazza è riuscita a fuggire dalla porta posteriore, vagando nuda e dolorante nel vicinato di porta in porta fino a trovare qualcuno che l’aiutasse.

Il risultato della violenza, sul corpo di Christy è innegabile:

  • 18 fratture sul viso
  • naso rotto in due punti
  • alcuni denti mancanti ed altri rotti
  • diverse costole fratturate
  • grave lesione al fegato
  • ematomi vari alle gambe
  • tagli fatti con un coltello

Il mondo dello sport e del porno si è ovviamente diviso in due. Da un lato ci sono gli innocentisti, dall’altro quelli che vorrebbero vedere Koppenhaver pendere da una forca, anche in virtù dei suoi precedenti casi di violenze, visto che aggredì una sua ex fidanzata nel 2009 durante un party dell’industria del porno, è stato in prigione per un’aggressione nel 2010, oltre che per altri arresti.

Christy è tuttora in ospedale e si sa che il conto delle strutture mediche negli USA è spesso molto salato. La sua amica e collega Kendall Karson ha creato una raccolta fondi per coprire le spese mediche che non dovessero essere coperte dalla sua assicurazione medica, prevedendo un budget di 100.000 dollari, di cui ne sono stati già raccolti in un paio di settimane oltre 80.000. Dal suo Twitter, Christy fa sapere che userà solo l’importo strettamente necessario a coprire le eventuali spese mediche e che tutta l’eccedenza verrà data in beneficienza per aiutare altre donne vittima di violenza.

christy_tweet

Chi volesse contribuire alla raccolta fondi, può farlo sul sito www.giveforward.com

Certo, nella situazione di Christy Mack ci sono state tante altre donne che non hanno la fortuna di avere la visibilità mediatica e la possibilità di raccimolare grandi cifre per le cure mediche in poche settimane. E’ vero: nella sfortuna, Christy è stata fortunata.

Nè bisogna lasciarsi andare a stereotipi del tipo “se ti metti con uno così, vuol dire che te le cerchi” o “chissà che cosa stavi facendo con l’altro tizio per far incazzare così tanto il tuo fidanzato” e così dicendo.
Queste frasi sono esempi di quello che si chiama “victim blaming”, ovvero colpevolizzare le vittime.

Provate a dare un’occhiata ad alcuni dei commenti al post di War Machine su Twitter pubblicato lì in alto, per farvi un’idea di quanto questi atteggiamenti siano comunque diffusi e di quanto, alcune persone, ritengano addirittura normale, esternarli pubblicamente.

twitter_comment_01

Fosse pure che Christy stesse intrattenendo sessualmente l’intera banda cittadina, questa non è e non può mai essere una giustificazione per una violenza.

 

twitter_comment_02E che dire di quest’altro soggetto che inneggia al sostegno per gli uomini che picchiano le donne? Spero davvero che il suo fosse solo un sarcasmo particolarmente riuscito male.

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