Ad un evento negli USA, nel dungeon (ah… le dimensioni del dungeon erano quelle di un intero capannone… c’era gente che lavorava al bar in fondo che andava in giro con un monopattino elettrico, fate vobis) era stata allestita una struttura per sospensioni realizzata con dei ponteggi. Non ne avevo mai vista una costruita in quel modo.
Per rendere l’idea di come fosse costruita, immaginate un triangolo disegnato sul pavimento. Dove c’è ogni vertice immaginate una struttura simile ad un modulo-ponteggio lungo solo 3 metri circa e alto in tutto 2 piani (piano terra e primo piano). All’altezza del secondo piano, tra ogni ponteggio c’era un’asse di legno messo di taglio (quindi con la parte stretta dell’asse rivolta verso il basso/alto e la parte larga rivolta lateralmente) e fissato ad ogni estremità con dei rivetti passanti e delle graffe in acciaio.
Ad altezza uomo, ad una delle gambe di ogni modulo-ponteggio era fissato un argano manuale con un cavo in acciaio che correva in verticale fino ad un primo bozzello fissato in alto alla struttura con delle fettucce in nylon/cordura (quelle robuste larghe 2-3cm che si usano per fissare i carichi) e poi in orizzontale fino ad un secondo bozzello fissato ad un’altra fettuccia che passava in un foro orizzontale al centro della trave e poi giù in verticale fino ad un gancio in acciaio che poteva essere alzato/abbassato a piacere usando l’argano. (spero di aver reso l’idea). Quindi tutta la struttura aveva 3 punti di sospensione.
La struttura è stata realizzata per permettere ad un rigger locale molto noto di fare una foto con più modelle (l’anno scorso ne ha sospese 12 ad una struttura diversa… quest’anno ne ha sospese solo 6 o 7.
Ovviamente la struttura era a disposizione di chiunque volesse usarla. Sotto ogni gancio c’erano dei crash pad, dei materassoni alti una 30ina di cm, di quelli che si usano in palestra per allenarsi a salti mortali e volteggi vari.
Durante una delle pause delle mie lezioni, avevo una mezza idea di sospendere un’amica e avevo cominciato ad abbassare il gancio ad un’altezza utile (era nella posizione tutto su o quasi) e a preparare le mie cose e sposto il materassone che in effetti impicciava non poco e non avrei usato per il tipo di sospensione che volevo fare. Poi tra una chiacchiera e l’altra mi sono distratto e ho visto che un altro rigger aveva preso il mio posto e stava agganciando il suo anello al gancio centrale e quindi ho detto, vabbè… non ho voglia di spostarmi su un altro gancio e tirarlo giù di nuovo (praticamente 200 giri di manovella per fare 4 metri)… aspetto che finisca. Quindi continuo a chiacchierare con un po’ di gente lì intorno…
Dopo qualche minuto sento un gran vociare alle mie spalle, mi giro ma non capisco bene cosa sia successo… pensavo stessero finendo di giocare e che lui l’avesse sciolta. Poi guardo meglio… il cavo in acciaio ora va dall’argano direttamente al punto centrale… ma cazzz….. come è possibile?? qualcosa ha ceduto…
Per fortuna (sua e della tipa che stava legando) il rigger aveva rimesso il crash pad al suo posto e la bottom è caduta ma è atterrata sul morbido senza conseguenze fisiche.
Da un’analisi a posteriori pare che chi aveva montato la struttura non fosse un esperto con le fettucce (ma lo era con le corde abbastanza da farsi carico del compito) ed aveva fatto un nodo che andava bene per le corde ma che con il nylon non teneva abbastanza. Non credo che abbia ceduto immediatamente, perchè i due si sentiva stavano “armeggiando” lì da un po’ quando si è verificato l’incidente. Sinceramente io non ho visto se il tipo ha legato stando lui e la bottom sopra il crashpad (non è comodo perchè è tutto sballonzoloso) o l’ha spostato sotto di lei non appena l’ha sollevata. Magari glielo chiedo e aggiungerò una nota qui sotto.
Se solo avessi legato io a quella struttura… senza il crash pad… mi vengono i brividi… (come indicato più sotto, mi è capitato di essere vittima di un cedimento strutturale in un club a Roma)
A quanto pare in alcuni eventi pubblici è prassi comune che si usino crash pad, proprio perchè, ossessionati dalla sicurezza, prendono in considerazione le conseguenze di una caduta, che sia per un errore del rigger (proprio in questi giorni Wildties ha raccontato di un episodio capitatogli a Parigi https://fetlife.com/groups/47741/group_posts/4337443) o per un cedimento della struttura a cui si sospende (una cosa che è successa a me in prima persona, vedi questo post in questo stesso blog).
Molti dei rigger che erano lì intorno si sono incazzati con gli organizzatori per come era stata montata la struttura e il rigger (quello famoso per cui era stata montata), si è preso la briga di ricontrollare uno per uno, con l’uso di una piattaforma sopraelevata le varie fettucce prima di dare l’ok all’uso della struttura.
In Europa non li avevo mai visti da nessuna parte prima. Al massimo dei tappetini a quadratoni da palestra, dei tappetini da yoga o dei normalissimi tappeti, ma, ancora più spesso, assolutamente nulla.
Voi, che sistemi di sicurezza anti-caduta avete mai visto?
Pensate che siano adeguati?
Pensate che si debba promuovere l’uso di sistemi migliori? E se si, quali sono secondo voi dei sistemi di protezione adeguati?