Mi è stato riferito che sul “secondo” profilo Facebook (di solito quello che si tiene nascosto…) “Giancarlo Stregone”, ovvero il Presidente di Assosex Giancarlo Buson ha scritto:
“Quando ho scelto di accettare la carica di Presidente di Asx Assosex, sapevo che era una carica pubblica ed infatti il mio nome e cognome sono quelli presenti anche sul mio documento
Occupandomi di tematiche che hanno a che vedere col sesso ho preferito usare questo nick per due motivi
Perchè sono conosciuto nell’ambiente scambista come stregone ma sopratutto per tutelare non la mia privacy ma quella dei miei familiari
Il signor Stefano Laforgia continua qui su facebook ad utilizzare il mio cognome, ora ha pubblicato anche una nota.
Egli con i suoi atti sta calpestando la mia privacy ma soprattutto quella delle persone a me care.
So che è un sacrificio che debbo pagare sperando che finalmente questo personaggio scompaia definitivamente dalla scena o quantomeno venga definitivamente qualificato per quello che è.
La settimana prossima mi vedrò costretto a rivolgermi ai miei legali per consultarmi con loro sulle strategie da seguire”
Esatto!! Giancarlo Buson vuole ricorrere ad una non meglio identificata strategia legale perchè è stato chiamato per nome. Non è stato offeso, ingiuriato, minacciato, etc. No, per lui la cosa oltraggiosa è essere chiamato per nome in risposta ad un suo messaggio (scritto in qualità di Presidente ma sempre con l’alias Giancarlo Stregone e non come Giancarlo Buson…) sulla pagina ufficiale di Facebook di Assosex!!
Questa minaccia di azioni legali è stata scritta quando Giancarlo Buson mi aveva già bloccato e quindi è una mossa tanto vigliacca quanto inutile, visto che si rivolge per lo più a persone che non possono ricostruire la realtà dei fatti e quindi non capiscono l’origine di un messaggio così strambo. Ovvero che la sua risposta in qualità di Presidente Assosex è intervenuta (non senza un’evidente situazione di conflitto di interesse) in risposta ad una serie di segnalazioni e interrogativi a seguito di una palese violazione della privacy altrui che il signor Giancarlo Buson (si, mi ostino a chiamare per nome chi minaccia di azioni legali… che almeno lo faccia senza nascondersi dietro un paravento trasparente), nei panni di Giancarlo Stregone ovvero direttore artistico/padre padrone del club privè Fivestars di Roma, ha permesso e favorito dando il permesso a più persone di fare fotografie all’interno del locale e pubblicandone lui stesso almeno una in cui erano presenti altre persone oltre a lui stesso. Il tutto semplicemente con una vaga e autoreferenziata autorizzazione verbale (da parte sua in quanto organizzatore della serata ma, pare, senza che vi sia stata una formale autorizzazione da parte del direttivo dell’associazione) e senza alcuna liberatoria da parte delle persone ritratte. (per approfondimenti su questo episodio leggi questo post su Facebook) Quindi il modo per distogliere l’attenzione dai suoi errori è quello di inventarne di nuovi e di cominciare varie crociate… Avanti popolo! Prendete falci e forconi e attaccate il nemico… Ma davvero pensa che la gente abbocchi così, senza nemmeno una motivazione e uno straccio di prova di questo presunto calpestamento della sua privaci?
In realtà Giancarlo Buson è una persona che si candida (perchè tale nomina non è avviene per sorteggio casuale… bisogna proprio scegliere di volerlo fare) addirittura alla Presidenza di un’Associazione Nazionale che ha come scopo la “tutela dei diritti e delle libertà individuali” ma poi alla fine, nella realtà dei fatti dimostra di non voler impersonare l’orgoglio e la responsabilità di tale carica. E’ come se il segretario generale di un partito si facesse chiamare “Gigi er bello” solo perchè questo è il nick che usavano gli amici al liceo e volesse firmare documenti, lettere e quant’altro con il suo nickname. Uno pseudonimo va bene per la popolarità, ma nessuno vorrebbe essere rappresentato da qualcuno che non sopporta di essere chiamato con il suo stesso nome. Ve lo immaginate ad esempio il presidente di un’associazione come Arcigay che vuole fare il Presidente Nazionale ma tenere nascosto il suo orientamento sessuale ai suoi familiari e che minaccia di rappresaglie chiunque lo chiami per nome?
Roba da far venire l’acquolina in bocca ai più ghiotti giornalisti scandalistici.
Notate come nel suo sproloquio, Giancarlo Buson si vanti di aver usato il suo nome e cognome nel candidarsi, come se vi fossero altre possibilità legalmente valide!! Insomma.. per lui è stato già uno sforzo enorme non usare il suo nickname anche in quella occasione!
C’è da chiedersi poi quale privacy viene calpestata chiamando una persona con il suo nome e cognome, per altro nome che appare, insieme alle sue fotografie sul sito di Assosex (http://www.assosex.org/page.php?95) e sulla pagina Facebook dell’Associazione (si, la stessa pagina dove io sono stato accusato di violare la sua privacy)?
Che cosa avrà mai da nascondere ai suoi familiari il signor Giancarlo Buson, Presidente di un’Associazione Nazionale, da arrivare a reagire in tal modo e dal non voler far sapere che Giancarlo Buson e Giancarlo Stregone sono in realtà la stessa persona?
Quali motivi lo hanno spinto, visto il suo desiderio (assolutamente legittimo, ma a cui ha rinunciato nel momento in cui ha acquisito una carica pubblica) di nascondersi dietro un nickname, a candidarsi per la Presidenza?
Visto che, in quanto Presidente, dovrebbe essere profondamente convinto di non fare nulla di male e che le sue scelte personali non devono e non possono essere usate contro di lui, come mai non ha “fatto outing” e vive le sue scelte alla luce del sole, dando così un esempio di coerenza a tutti i Soci?
Forse dovrebbe essere proprio un personaggio così ad essere smascherato per quello che è: ovvero una persona che vuole gli onori ma non gli oneri della carica che rappresenta e che quindi, dal mio punto di vista, ne è assolutamente indegno. Non sto giudicando le sue capacità… solo la sua coerenza.
Se non poteva sostenere il semplice peso dell’essere chiamato per nome, forse il signor Giancarlo Buson avrebbe dovuto dare il suo supporto all’Associazione in forma anonima, come fanno tante persone che non vogliono esporsi in prima persona, ma lasciare la luce dei riflettori a chi non ha nulla da nascondere ed è in grado di rappresentare ufficialmente a testa alta la propria Associazione.
Diritto di Replica?
certo.. mai negato a nessuno!
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