Quanta confusione sui termini schiavo, schiava, sottomesso, bottom…

In Italia capita spesso che si usi il termine schiavo/a per indicare indistintamente chi subisce una pratica o chi è in una relazione D/s. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sui termini corretti da usare in ogni situazione

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Differenza tra schiavo, sottomesso e bottom

La terminologia dei ruoli in ambito BDSM è un tema molto confuso in Italia in quanto si usa prevalentemente il termine schiavo/a per indicare una persona sottomessa. In inglese invece ci sono ben 3 diversi “livelli” di sottomissione e quindi di interazione tra le due parti.

In Italia ci sono pochissimi slave (sia uomini che donne), mentre molte persone che si dichiarano slave sono per lo più attratte da un rapporto affettivo con “divagazioni” sm.
Queste “incomprensioni” nascono anche dal fatto che molto frequentemente si è tutti degli autodidatti e manca una conoscenza di base largamente condivisa. Internet e alcune comunità online cercano di fare miracoli in tal senso. Spero che questo piccolo contributo possa aiutare a fare chiarezza.

Per me sub, bottom e slave sono tre cose diverse.
Provo a spiegare quello che intendo, ma su internet ci sono anche altre fonti auterovoli e complete a cui fare riferimento (una delle mie preferite è Gloria Brame).
Innanzitutto è vero che il limite tra queste figure non è sempre molto chiaro e che ci possono essere delle “zone grigie” tra l’una e l’altra.

SCHIAVO o SCHIAVA – SLAVE

E’ una persona totalmente inferiore al suo Owner (Padrone/Padrona) che ne controlla corpo e mente. Lo/a schiavo/a è OBBLIGATO ad eseguire gli ordini ricevuti e deve chiedere permesso per fare tutto ciò che non gli viene ordinato. Per questo non ha nessun diritto. La schiavitù è il dono più grande che una persona possa offrire ad un’altra all’interno di un rapporto bdsm. E’ anche abbastanza rischioso/pericoloso, perchè lo slave è alla completa mercè del suo Padrone. Un rapporto del genere viene realizzato tra persone che si conoscono molto a fondo e lo schiavo/a deve conoscere molto bene quello che gli verrà richiesto. Altrimenti ci sarà una forte delusione da entrambe le parti coinvolte.

Se questo succede lo schiavo/a dovrebbe chiedere di essere liberato soprattutto perchè si rende conto di non essere in grado di soddisfare le richieste del suo Master/Mistress e pertanto di non riuscire a soddisfare il suo desiderio profondo di essere un buon schiavo/a. Il Master/Mistress dovrebbe rilasciare lo schiavo/a proprio perchè è diventato inutilizzabile per i suoi bisogni. La schiavitù è un rapporto senza limiti prefissati e senza limiti di tempo. Nella stragrande maggioranza dei casi il rapporto inizia in maniera molto formale con una cerimonia di collarizzazione. In alcuni casi si arriva a firmare un contratto in cui espongono i propri ruoli e i propri doveri/diritti.
A questa categoria appartengono i rapporti Gor.

SOTTOMESSO o SOTTOMESSA – SUB

Il significato principale è di una pesona in un rapporto di Dominazione/Sotttomissione, ma spesso si usa per indicare una persona che cede il controllo su alcuni diritti per un periodo limitato al suo Padrone/a, di solito per la durata della sessione. A differnza del rapporto Master/Mistress-schiavo/a qui ci sono dei limiti sia come attività che come durata. Il/la sub non è sotto il controllo totale del suo Padrone/a. Si sottomette solo fino ad un certo punto (quale sia questo punto dipende dalle due persone coinvolte).

BOTTOM

E’ un termine molto generico che esprime l’inferiorità di una persona al suo TOP. Il bottom può essere un masochista, un sub o uno slave. Un esempio di Bottom è una bondagette. Di conseguenza possiamo anche dire che qualsiasi slave è un sub e qualunque sub è un bottom, ma non viceversa.

C’è anche chi è arrivato a fare una classificazione dei vari livelli di sottomissione. In questo modo è più facile capire quale tipo di interazione D/s sia più indicata per quella persona.

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